Le Vigne
L’area nota anche come le vigne rappresenta uno dei cuori più antichi e suggestivi dell’agricoltura calabrese, con una tradizione che affonda le radici nel Quattrocento.
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In origine appunto con il nome Le Vigne, questa zona era vocata alla coltivazione della vite e alla produzione del vino. Ma è dal Settecento che la zona si trasforma: la vite cede il passo agli agrumi, grazie anche all’ingegno contadino e all’abbondanza d’acqua proveniente dalla Fiumara Saraceno, che alimentava una complessa rete di canali (i “gacquàri”) realizzati a mano.
Camminando lungo le contrade di Marzuca, Vignale, Paraturo e Ponte Bernardino, si incontrano ancora oggi le tracce di antichi mulini ad acqua in particolare quello della Mensa Vescovile con i suoi 7 archi e i ruderi di una piccola fabbrica del '700 che si dedicava a confezionare il panetto, oggi è visibile di questo ancora la torre, masserie e terrazzamenti in pietra. Qui, tra i muretti a secco e i sentieri nascosti, si coltivano ancora le storiche varietà del Biondo (Biondo comune, belladonna e ovale calabrese) tardivo di Trebisacce, arancia a polpa chiara dalla maturazione tardiva, nota per il sapore delicato e la buccia sottile.